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𝑨𝒏𝒊𝒎𝒂, 𝑴𝒆𝒏𝒕𝒆, 𝑪𝒐𝒓𝒑𝒐 𝒆 𝑷𝒂𝒓𝒐𝒍𝒂

Anima, Mente, Corpo e Parola sono realtà completamente distinte ma fortemente interconnesse, che necessitano di essere considerate tramite l’utilizzo di un approccio olistico (da olismo, dal greco ὅλος, ovvero "intero”, “totale” appunto), quale si propone essere quello che vi propongo ogni giorno.

Affinché i secondi diventino l’espressione del proprio Sé più intimo, è necessario curarsi dall’interno.

Al variare degli stati di coscienza, si producono modificazioni chiaramente misurabili sul sistema neuroendocrino, gastrointestinale, limbico ed immunitario.

Molti sono gli studiosi, ad esempio, che hanno dimostrato quanto lo stress o, contrariamente, attività rilassanti come lo yoga o la meditazione, influenzino i suddetti processi, seppur in maniera opposta.

L’essere umano è un sistema, non una macchina a circuito chiuso. Perciò ogni singola parte di esso dialoga con un'altra (per approfondire l'importanza del dialogo si veda l'articolo "nessuno di noi è un errore di fabbrica"), interfacciandosi costantemente.

Quello che io chiamo “Sistema Corpo” riesce, dunque, a funzionare solo se tutte le sue componenti, tramite un linguaggio comune la cui grammatica è formata da molecole ed energie, comunicano efficacemente fra di loro.

Il continuo confronto tra i diversi elementi del nostro Corpo è ovviamente condizionato, come accennato prima, da molteplici fattori. Ad esempio, nell’ affrontare uno stress esterno, il Corpo reagisce aumentando la produzione di ormoni quali prolattina, cortisolo ed adrenalina, che però dovranno ristabilire i loro valori considerati “nella norma”, il prima possibile. Solo in questo modo il nostro “Corpo ingranaggio” potrà non essere vittima di un sovraccarico che produrrebbe a sua volta plurimi effetti negativi sul sistema immunitario e successivamente cognitivo.


Questa può essere la testimonianza del cosiddetto “effetto domino.

È stato dimostrato come, invece, attività rilassanti contribuiscano a far raggiungere uno stato di benessere psico-fisico nella persona, che riesce ad allineare ed unificare i quattro elementi citati nell'introduzione: Anima, Mente, Corpo e Parola.

Leggendo ciò, ci si potrebbe chiedere “quindi per raggiungere a pieno il benessere devo poter svolgere solo attività rilassanti?".

Beh, ovviamente la risposta è “no”.

Ogni giorno l’essere umano è sottoposto ad infiniti eventi stressogeni che causano l’inevitabile alterazione delle risposte corporee.

Ciò a cui si deve ambire però, è non lasciare che gli eventi vissuti provochino un carico cognitivo esterno eccessivo, impossibile da sostenere e gestire, in quanto questo diventerebbe la causa di una disconnessione completa dei quattro elementi. Questo condurrebbe il soggetto verso un esaurimento totale delle proprie energie, anche in modo cronico.

L’alimentazione, in questo contesto, ricopre un ruolo fondamentale in quanto essa influisce sul regolare andamento di quello che abbiamo nominato come “Sistema Corpo”.

Al giorno d’oggi il cibo sembra essere diventato un simbolo: quante volte si sentono dire persino frasi come “dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”.

Quale falsità più grande di questa?

Ogni essere umano è unico ed irripetibile, perciò per comprendere a fondo chi è il soggetto con cui ci si confronta, è necessario analizzarlo nel profondo e non fermarsi a come costui ha deciso di alimentarsi.

Il cibo si è trasformato in elemento sociale, conviviale e purtroppo patologico.

Patologico perché per molti, esso, diviene fonte di stress elevato, tanto da provocare ansia e paura nei suoi confronti.

Il cibo da cura si trasforma in ossessione, causando gravi disturbi, chiamati appunto, Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), che rendono impossibile la corretta comunicazione fra Anima, Mente, Corpo e Parola.

La prima si inaridisce lentamente.

La seconda è completamente sovraccaricata dal pensiero del cibo.

Il terzo si imposta automaticamente in modalità “allerta” inibendo molte delle funzioni vitali principali.

La quarta diviene silenzio che dà forma, inevitabilmente, a soggetti emozionalmente inaccessibili, spenti, stanchi, apatici, insoddisfatti, frustrati ed intrappolati all’interno delle solide mura che hanno costruito attorno a sé.

Il cibo è un fattore basilare se si desidera favorire la corretta circolarità dei quattro elementi.

Investire risorse, economiche ed umane, affinché l’educazione alimentare venga inserita come disciplina da insegnare all’interno delle scuole sin dalla più giovane età, rappresenta la speranza per diminuire i casi di DCA adolescenziale!

I Disturbi del Comportamento Alimentare, nei casi più gravi, causano la morte e su tutti gli altri, lasciano un segno indelebile che provoca scompensi per tutta la vita.

Ancora una volta si rivelano di primaria importanza la prevenzione ex ante e la sensibilizzazione a queste tematiche.

Educhiamo a mangiare, educhiamo a vivere.

-Giulia, Akali Pavan

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