Fin troppe volte ci sentiamo persi in un mondo dove percepiamo di essere solo stranieri indesiderati.
Così decidiamo di lasciarci esistere.
Questa scelta sembra essere obbligata, come se fosse voluta ed imposta da qualcosa di esterno che apparentemente non ci tocca, ma che inevitabilmente, coinvolge la nostra responsabilità personale.
In realtà, “quel” mondo ci appartiene tanto quanto la dimensione in cui pensiamo di voler vivere.
Questo perché è proprio da quest'ultima che prende forma il primo.
Siamo sempre alla ricerca di un ordine che ci faccia sentire al sicuro.
Oggi più che mai sentiamo di dover “categorizzare” noi stessi e ciò che ci circonda, creando gerarchizzazioni finalizzate a disciplinare una realtà che non si adatta ai nostri desideri.
Molto probabilmente perché questi ultimi non sono abbastanza forti. Per cambiare bisogna avere la volontà di farlo.
Desiderare non basta. Bisogna agire, attivarsi, mettersi in azione, fare in modo che quel fuoco che arde dentro di noi, divampi e si faccia promotore di cambiamento e mutamento.
Per agire bisogna cominciare. Per cominciare è necessario scegliere da dove, poi si dovrebbe comprendere come agire ed individuare gli obiettivi da raggiungere.
Ancor prima è fondamentale accettare ciò che si è stati e si è, quello che si è fatto e si fa, ciò che si ha avuto e si ha. Questo consentirà di rinnovarsi ed innovarsi, alimentando la forza presente in ogni essere umano, che consente a quest’ultimo di rinascere e darsi la forma che desidera, l’unica che egli ritiene possa davvero rappresentarlo.
Perdonarsi è la chiave. Sì. Esatto, “donare-per”: donare accettazione del passato a sé stessi, per regalarsi un futuro radioso che tragga esempio dal “già vissuto”.
Io, oggi, scelgo di iniziare da me, ri-parto da me, da qui, dalla Laurea Triennale a 21 anni che mi permette di essere Formatrice. Educatrice e Specialista delle Risorse Umane, dalla studentessa Magistrale quasi Pedagogista e Responsabile delle Risorse Umane, dall’insegnante di danza diplomata che sono, dalla fidanzata e dall’amica che voglio essere, dalla figlia, dalla sorella e dalla nipote che son sempre stata, dai miei errori e dalle conquiste, dai miei recessi e dai miei progressi, da quello che sono stata e sono...con lo scopo di "perdonare" me stessa e volare in alto, più in alto che mai, pur mantenendo salde le mie radici.
E tu? Scegli di "perdonarti" quest’oggi?
-Giulia, Akali Pavan
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