top of page

𝑫𝒐𝒓𝒎𝒊𝒗𝒆𝒈𝒍𝒊𝒂

Dormiveglia [comp. dei temi di dormire e vegliare], letteralmente “condizione intermedia tra il sonno e la veglia”.

Status in cui sento di vivere da quando è cominciata la Pandemia da Covid-19.

Momenti di vigilanza perpetua alternati ad attimi di vita in un sonno profondissimo.

Il mondo in cui viviamo sembra chiederci di rimanere sempre on-line e noi siamo così bravi da diventare multitasking pur di accontentarlo.

Ed ecco che quello stato di veglia si deve necessariamente trasformare in “sonno”.

Un sonno che non significa solo buttarsi sul letto e dormire, perché non è quella soluzione. Bensì avere il coraggio di auto-impostare la modalità off-linedalle informazioni per mettere on-line emozioni, sentimenti, relazioni umane e tanto, tanto altro.


Non siamo solo spugne che assorbono informazioni, eppure oggi più che mai, sembra quasi necessario lasciarsi trasformare in questi poriferi, in quanto questo è l’unico modo che abbiamo per lasciare che novità di ogni tipo attraversino il nostro corpo.

Durante questo processo, si materializzano davanti a noi, due percorsi da poter intraprendere: il primo prevede la completa immersione in quello che si presenta come un fiume di informazioni; il secondo, di certo più tortuoso, consente di selezionare e tenere strette le nozioni importanti, lasciando andare tutte le altre.

Quest’ultima opzione richiede, inevitabilmente, di scegliere. Mettere in atto una decisione, a sua volta comprende un richiamo alla responsabilità personale, atto tramite cui ognuno di noi può, come detto anche all’interno dell’ultimo articolo che trovate all’interno del Blog, perdonarsi, ovvero “donarsi-per”.

Anche il dono che ci si fa è una scelta. Un’importantissima scelta. Tale decisione potrebbe consentire al singolo individuo di accettare ciò che era e che ha fatto, per pianificare ed agire il proprio presente e futuro.

Non è facile scegliere di “filtrare” informazioni piuttosto che lasciarsi travolgere da esse. Non è facile decidere di responsabilizzarsi. Non è facile perdonarsi e neppure accettare il passato o cercare di predisporre ed agire un piano per il presente che possa portare ad un rigoglioso futuro.

Ma scegliere di intraprendere un percorso di questo tipo, consentirà di uscire dalla veglia, riconoscersi in ciò che si è e, perché no, sentire che la felicità, non solo ci trapassi, ma permanga.

-Giulia, Akali Pavan

Comments


bottom of page